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Attualità venerdì 16 ottobre 2015 ore 11:25

Olio, sarà una buona annata

David Di Renzo

Le previsioni dopo un 2014 disastroso: la peggior stagione degli ultimi 50 anni, con raccolti quasi azzerati e produzioni ai minimi storici



SANTA LUCE — Non ha dubbi la Coldiretti di Pisa: il 2015 sarà l’anno della rinascita per l’olivicoltura pisana. 

Sicuramente una buona notizia non solo per gli agricoltori, ma anche per i consumatori. Infatti, il 2014 era stato un anno disastroso per la produzione dell'olio in terra pisana, e non solo: finirà negli annali come la peggiore delle stagioni degli ultimi cinquanta anni, con raccolti quasi azzerati e produzioni ai minimi storici, per l’olio extravergine sarà un’annata decisamente positiva. 

Invece, adesso gli olivi sono carichi, le olive sono grandi e molto belle, elementi che preannunciano insieme ad un raccolto generoso anche qualità eccellente in linea con la tradizione. Lo confermano Coldiretti Pisa ed il Consorzio di Tutela per l’olio extravergine Toscano Igp che stanno monitorando da settimane in tutta la provincia lo stato di maturazione finale delle olive, con i primi raccolti e le prime spremiture. 

A livello provinciale, l’olivicoltura interessa 5mila aziende, quasi 8mila ettari di superficie ed una produzione, in una stagione media, di circa 70mila quintali di olio (dati Istat). 

La raccolta delle olive inizia tra questo weekend e l’inizio della prossima settimana: per molte aziende ci sotto tutti i più buoni auspici, con un aumento della produzione di olio raddoppiata, se non triplicata, rispetto all’anno scorso. 

Ma secondo Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Pisa ed olivicoltore "la guardia va tenuta alta fino a che non avremo il prodotto in frantoio, tuttavia rispetto alla passata stagione è tutta un’altra storia". "Gli ultimi mesi sono stati decisivi e provvidenziali - aggiunge - L’andamento climatico è stato un alleato importante, come lo è sempre, ma questa volta ci ha sostenuto e ci permetterà di raccogliere tante olive e molto belle".

Una "stagione positiva ci voleva” aggiunge il presidente di Coldiretti Pisa perchè un'altra annata negativa avrebbe rischiato di mandare a gambe all’aria molte aziende dopo il duro colpo del 2014 quando gli elevati costi di gestione degli oliveti non erano stati compensati nemmeno dal minimo indispensabile di reddito derivante dalla vendita dell’extravergine. 

E dal punto di vista dei consumatori un crollo della produzione che aveva favorito le importazioni di olio e reso l’extravergine di qualità introvabile

“Per una piccola azienda che punta anche sull’olio per stare in piedi e sulla vendita diretta un’annata come la passata è stata molto pesante da sostenere  – spiega Sandra Corsini, imprenditrice agricola di Santa Luce – Quest'anno invece c’è il prodotto e avremo anche qualità. Non riusciremo a pareggiare i conti ma almeno avremo prodotto da destinare al mercato”. 

Il prodotto dell'azienda di Corsini è di assoluta qualità e certificato Igp. “Inizieremo la raccolta dalla prossima settimana - spiega l'imprenditrice - Partiremo dalle varietà come i moraiolo e il frantoio, per poi continuare man mano con le altre. Sarei contenta se riuscissimo a raccogliere almeno 20 quintali di olive: lo scorso anno eravamo arrivati intorno ai 4 quintali”. 

David Di Renzo, produttore e frantoiano di Santa Luce, è subissato dalle richieste. Anche lui, come molti olivicoltori, punta sulla vendita diretta in azienda per “far toccare con mano e far vedere il lavoro che c’è dietro ogni goccia di olio”. Dallo scorso giugno ha scelto anche di intraprendere il percorso biologico, una decisione importante, spiega: “noi raccogliamo la mattina e frangiamo poche ore dopo”. Di Renzo, infatti, ha un frantoio aziendale che è il cuore dell’azienda di famiglia che ha 60 anni di storia. Il frantoio e stato realizzato grazie al contributi del Piano Integrato di Filiera “Filiera Toscana” presentato nel 2012 dal Consorzio Agrario di Pisa. "Il primo olio ha confermato le aspettative - racconta il produttore - E’ speciale”.


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