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Attualità giovedì 30 gennaio 2020 ore 06:30

Il Cammino di Santa Giulia prende quota

Parte dalla Corsica e passando da Livorno arriva a Brescia. Un percorso "storico-evocativo", per camminatori, che la Regione Toscana vuole sostenere



BUTI — Il Cammino di Santa Giulia, passo dopo passo, si avvicina al riconoscimento istituzionale. Lunedì scorso si sono svolti due tavoli di lavoro composti dai membri dell’associazione “Il Cammino di Santa Giulia”, i membri della Regione Toscana settore Turismo e Federcammini, per definire l’iter di approvazione del progetto del Cammino, assieme ai rappresentanti dei comuni aderenti.

Il primo incontro si è svolto nella Sala Magistrale dell’Arciconfraternita del SS. Sacramento e S. Giulia a Livorno, coinvolti sei Comuni raggruppati nel settore marittimo (Vicopisano capofila), il secondo nel pomeriggio a Lucca nella ex Casa del Boia, interessati otto Comuni facenti parte del settore montano (Villa Basilica capofila). 

In entrambi le riunioni le amministrazioni coinvolte hanno nominato un Comune capofila, predisponendo le fasi successive del lavoro da fare: ogni amministrazione dovrà, a breve, verificare il tracciato di competenza del Cammino (alcune di queste lo hanno già fatto) e, come seconda fase, ogni settore predisporrà una convenzione da deliberare, in modo da ottenere il riconoscimento istituzionale del tracciato, che permetterà di accedere ai finanziamenti regionali.


La pieve di Santa Giulia a Caprona (foto Piero Frassi)

L’Associazione "Il Cammino di Santa Giulia" - costituita a Buti attraverso un convegno pubblico nel teatro “Francesco di Bartolo” il 27 maggio 2017 - ha come scopo statutario la progettazione, la realizzazione, la gestione del progetto, quale itinerario evocativo di un fatto storico: la traslazione del corpus Sanctae Iuliae voluta dagli ultimi regnanti longobardi, Desiderio e Ansa (756-774 dC), nel 762 dC., ovvero il viaggio delle spoglie della Santa da Livorno fino a Brescia.

Trattandosi di un "percorso evocativo", il tracciato - che si sovrappone in buona parte sui sentieri del Cai . è stato progettato attraverso il collegamento di luoghi storici: chiese, pievi ed edicole dedicate a Santa Giulia, individuate sui vari territori anche grazie a testimonianze storico-biblbliografiche.

Un lavoro partito nel 2011 che negli anni si è sviluppato in un percorso naturalistico di 467 km che va da Livorno a Brescia, pianificato in 25 tappe giornaliere, coinvolgendo tre Regioni (Toscana, Emilia Romagna, Lombardia), 8 Province e circa 62 Amministrazioni Comunali, e che collega 12 chiese intitolate a Santa Giulia. L'intenzione dell'associazione è quella di dar vita ad un "prodotto turistico sostenibile ed omogeneo, che include arte, cultura, natura, spiritualità e svago". In più, con il coinvolgimento della Confraternita di Sant’Antone Abbate di Speloncato, si sta lavorando ad estendere il Cammino alla Corsica dove Santa Giulia è la patrona così come a Livorno.

Il simbolo del Cammino di Santa Giulia a Speloncato (Corsica)

"Buti - ha raccontato dopo l'incontro di Livorno Lorenzo Giusti, consigliere comunale delegato ai rapporti istituzionali - ha già attivato una foresteria, a Panicale, e ha tutelato il tracciato del Cammino di Santa Giulia attraverso gli strumenti urbanistici. Gli altri Comuni, se non lo hanno già fatto, sono ora chiamati a fare altrettanto attraverso i provvedimenti che più ritengono opportuni".

In Toscana l’itinerario parte da Livorno e attraversa il territorio di Collesalvetti e Cascina fino alla foresteria della pieve di Santa Giulia di Caprona (Vicopisano), passa da Calci e successivamente arriva alla foresteria di Buti, presso la Chiesa di Santa Maria della Meve in Panicale Alto. Proseguendo lungo il crinale dei monti pisani si scende e si percorre l’Acquedotto del Nottoli per attraversare Lucca e proseguire nella Lucchesia salendo verso i crinali dell’alta Garfagnana, così in un sali e scendi mozzafiato si valica l’Appennino a San Pellegrino in Alpe. Dall’Emilia Romagna passo dopo passo si giunge in Lombardia per arrivare a Brescia.

"Dal 2017 oggi di strada ne è stata fatta tanta - ha commentato Giusti - ed è doveroso ringraziare l'impegno del vicepresidente dell'associazione, il livornese Carlo Picchietti, e per le ricerche storiche l'agiografo Gianni Bergamaschi e Franco Lari, padre del nostro sindaco Alessio. Nonché il presidente dell'associazione, Adriano Filippi".

L'associazione "Il Cammino di Santa Giulia" ha già un sito internet molto curato, sul quale è possibile trovare tutte le informazioni utili: ilcamminodisantagiulia.it.

Guido Bini
© Riproduzione riservata


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