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Cronaca sabato 28 giugno 2014 ore 13:31

Pronto soccorso, infermieri pronti allo sciopero

Secondo il NurSind, quella dell'Aoup non è una soluzione al problema. "Servono assunzioni al Pronto soccorso e una diminuzione degli accessi"



PISA — "Se questa rimarrà la posizione aziendale, NurSind procederà alla proclamazione dello stato di agitazione del personale infermieristico del Pronto soccorso". La proposta dell'Aoup che avevamo anticipato ieri, non è piaciuta al sindacato degli infermieri perché non risolve il problema della carenza di personale e anche perché, in qualche misura, potrebbe aggravarli.

"La soluzione adottata - secondo il NurSind - pare molto un contentino per far dire al Governatore che il suo intervento ha prodotto assunzione di personale. Assunzioni che la sua amministrazione ha bloccato per mesi. Assunzioni che non risolveranno né il sovraccarico di lavoro sul personale di pronto soccorso né i disagi dei cittadini che continueranno ad essere parcheggiati in barella per ore nei corridoi. E il personale, già offeso dalle parole del Governatore, non merita di essere preso in giro da soluzioni fantasma".

Secondo il sindacato, i 10 infermieri assunti in libera professione "sarebbero stati comunque assunti a breve per far partire la stroke unit (il reparto dedicato agli ictus), non per il pronto soccorso", i 5 infermieri a tempo determinato "andranno a sostituire quei colleghi che aderivano al progetto codici bianchi (che non rientra nell’attività di Ps) e i posti letto che si andranno ad aumentare in alcune unità operative di Medicina aggraveranno ancora di più la già difficile situazione degli infermieri di quei reparti che già non riescono a garantire un’assistenza adeguata".

Gli amministrativi al triage, poi, "potranno gestire forse il 50% dei casi (e solo per i dati anagrafici), i pazienti che arrivano con le proprie gambe, tutto il resto rimane in carico all’infermiere triagista". Così, inoltre, "si mandano allo sbaraglio i ragazzi del servizio civile messi a interfacciarsi con cittadini arrabbiati per la situazione di caos che continueranno a trovare al Ps invece di mettere personale preparato a gestire situazioni che spesso degenerano in veri e propri litigi". 

Il problema del Ps, secondo gli infermieri, "non sono i codici bianchi, ma i pazienti che rimangono per ore su barelle sparse nei corridoi senza poter avere un’assistenza adeguata prima di trovare in posto letto". 


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