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Politica mercoledì 01 luglio 2020 ore 19:00

Pedonalizzazione di Marina, infuriano le polemiche

Il lungomare di Marina di Pisa, pedonalizzato e vuoto

Dopo il "rimbrotto" dell'onorevole Ziello all'assessore, critiche da Matteo Trapani (Pd) alla giunta e duro attacco di Confesercenti



PISA — La possibile pedonalizzazione di via Maiorca a Marina di Pisa continua a far discutere cittadini, politica e associazioni di categoria. L'amministrazione comunale, come annunciato dall'assessore alla mobilità Massimo Dringoli, potrebbe essere avviata in via sperimentale, ma subito le sue parole furono bersagliate dal "fuoco amico" dell'onorevole Edoardo Ziello.

Oggi altri interventi critici, tanto dal Pd quanto da Confesercenti.

"Trovo imbarazzo nelle dichiarazioni di assessori, consiglieri e deputati sulla questione del litorale pisano - ha commentato Matteo Trapani, capogruppo dem in consiglio comunale -. Solamente poche settimane fa appariva un invito di Confcommercio al Sindaco a presentarsi all’inaugurazione della chiusura del lungomare. Il Sindaco non si era presentato e così aveva fatto anche l’assessore al litorale. Solamente l’Ass. Dringoli, con un imbarazzo incosciente, era presente alla grande festa. Una festa che è nata male e proseguita peggio".

"Per prima cosa - osserva Trapani -, una sperimentazione si fa, ma solo con una vera partecipazione di cittadini ed esercenti e con una serie di progetti, fondi e investimenti che possano modificare lo stato delle cose, non solamente con delle transenne e una bottiglia di spumante. Secondo, le sperimentazioni si fanno come amministrazione e non come conseguenza delle richieste puntuali e giornaliere di una associazione di categoria (che, seppur legittimamente, rappresenta altresì un esiguo numero di interessi di parte).Terzo, non siamo riusciti nemmeno a rendere più accogliente il litorale: nulla per le zone d’ombra, nulla per le sedute e zone di socialità, nulla per la previsione di un trasporto su bici. Niente di niente".

"In quarto luogo - conclude il capogruppo del Partito democratico -, si chiude il lungomare e nel frattempo si tolgono tutti i fondi per gli eventi e le iniziative sul litorale. Per ultimo è il caos: un’ordinanza fatta con orari irrazionali, che si modifica con il tempo, che non aiuta certo la conoscibilità e l’attrattività. Si pensa ad un progetto solamente a partire dalle transenne. Il dibattito che è poi emerso è veramente la cartina tornasole di quanto questa sia stata una scelta legata per una piccola parte, sicuramente influente, con i poteri della Lega. Un dibattito che ha messo la maggioranza davanti ad attacchi interni, ripensamenti, fughe in avanti. Un dibattito che però non ha messo al centro tre elementi: i cittadini, il territorio e il turismo. Tre elementi importanti ma sicuramente non invitati all’inaugurazione di qualche settimana fa".

A seguire, il duro affondo di Confesercenti. A parare è Luigi Micheletti, presidente area pisana di Confesercenti Toscana Nord.

“Qualcuno in questi giorni ha deciso di sostituirsi all’amministrazione comunale decidendo quali strade chiudere, quali aprire. Decidendo che la pedonalizzazione a Marina è linfa vitale per le imprese ma non ad esempio per quelle di via San Martino dove si chiede la abolizione della ztl. Tutto questo a nome degli imprenditori e attaccando anche duramente chi non la pensa come lui. Rimaniamo davvero perplessi dal modo di operare di qualcuno sulla pelle dei commercianti. Sulla chiusura del lungomare si è assistito a cambiamenti di posizione nel giro di un giorno; prima lo stop alle auto 24 ore su 24, poi tutti i giorni alle 12, poi un po’ alle 12 un po’ alle 17. Senza minimamente tenere conto dei fatti e della evidente inutilità di chiudere al traffico un lungomare completamente al sole nelle ore più calde della giornata. Per favorire un paio di ristoranti, forse, ma danneggiando le altre attività. Poi via Maiorca con la proposta ultima di chiuderla alle 20, senza considerare minimamente l’impatto di questo provvedimento sulla sosta dei residenti e sul traffico dell’intera frazione. Poi quando da Palazzo Gambacorti fanno finalmente presente che ogni decisione deve essere valutata con attenzione e non a suon di firme, apriti cielo. Stessa reazione verso chi fa presente ulteriormente la necessità di un confronto con tutte le componenti sulle quali ricadrebbe il provvedimento e non solo con una categoria commerciale. Per fortuna noi siamo diversi, nei toni e nei contenuti. E continuiamo a credere che gli interessi della collettività debbano prevalere su quelli di pochi. Non vogliamo mettere l’uno contro l’altro residenti e commercianti e poi commercianti e pubblici esercizi. Occorrono strategie, contenuti, idee diverse da quelle copia e incolla utilizzate per tutte le stagioni. Ma andando avanti a slogan si fa molto prima”.


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