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Attualità mercoledì 14 febbraio 2018 ore 17:10

Boom della raccolta differenziata

Boom della differenziata a Pisa: +15% in un anno, balza al 58%. Totale dei rifiuti diminuito del 10%, rifiuti indifferenziati addirittura - 33%



PISA — 58, 31% di differenziata, con un balzo di +15% rispetto al 2016 (43,8%) e +20% rispetto al 2015 (38,06%): sono i dati della raccolta del Comune di Pisa per il 2017, l’anno che ha visto entrare a regime il nuovo sistema che prevede porta a porta nei quartieri e cassonetti automatizzati nel centro storico. Dal punto di vista mensile il record di differenziata è stato raggiunto a ottobre con il 61,93%. Da considerare inoltre che questi dati, forniti da Geofor, quando vengono certificati dalla Regione migliorano di solito dell’1% perché si aggiungono altri parametri come i rifiuti da biocompostiere. I dati già comprendono i rifiuti conferiti alle stazioni ecologiche, i rifiuti sia domestici che delle attività commerciali.

Anche il totale dei rifiuti è diminuito del 9,5% passando da 69.390 tonnellate a 62.748 tonnellate nel 2017, con una forte diminuzione del 33% della frazione indifferenziata (da 38.998 tonnellate a 26.159 tonnellate) e con un aumento della frazione differenziata da 30.391 a 36.589 tonnellate. Questo miglioramento da un lato è dovuto al contrasto alla migrazione dei rifiuti: alcuni pendolari provenienti dai comuni limitrofi dove era già attivo il porta a porta, nel venire in città al lavoro venivano a buttare la spazzatura nei cassonetti di Pisa. Dall’altro anche al fatto che questo sistema incentiva i cittadini, che hanno risposto positivamente, a differenziare di più e meglio.

Questi risultati si traducono in miglior capacità di riciclaggio con un vantaggio anche economico. Meno indifferenziato da smaltire significa costi minori che si traducono nel 2018 in un abbassamento della Tari per i cittadini pisani dal 2 all’8% a seconda dei casi.

Parallelamente sono aumentati i controlli della Polizia Municipale che, attraverso le segnalazioni, controlla eventuali sacchetti abbandonati per risalire al responsabile che rischia una multa da 500 euro: 171 le sanzioni nell’anno, in circa metà dei casi circa si tratta di persone residenti da altri Comuni, per l’altra metà di residenti a Pisa. Mentre, sempre in caso di rifiuti abbandonati, la ditta Avr interviene per rimuoverli.

L’ultimo obiettivo è arrivare al 65%, il parametro europeo, che si potrebbe raggiungere a breve, quando la differenziata sul litorale entrerà a regime. I cassonetti automatizzati a Marina e Tirrenia, gli ultimi sono in corso di installazione, per il primo periodo saranno aperti a tutti per abituare i cittadini al loro uso, poi in seguito saranno utilizzabili solo dai residenti e dai domiciliati con l’apposita tessera già consegnata, come già avvenuto per il centro storico. Mentre è già attivo il porta a porta al villaggio dei pescatori e a Calambrone.

Dai dati Geofor emerge che i rifiuti pro capite (sono inclusi sia rifiuti domestici che utenze commerciali) sono diminuiti in un anno da 738,4 a 665 chili, in maniera particolare l’indifferenziato è sceso da 405,1 chili a 277,3 chili a testa, mentre sono aumentati i rifiuti differenziati. L’organico è passato da 101,6 a 114,3 chili a testa (sono compresi i rifiuti di mense e cucine), il multimateriale da 33,6 a 45,4 chili, il vetro da 30,5 a 41,4 chili, la carta da 70 a 75,7 chili, sfalci e potature da 51,4 a 56,2 chili e agli altri rifiuti differenziati (come quelli conferiti alle stazioni ecologiche) da 46,2 a 54,8 chili.


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