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Lavoro lunedì 07 settembre 2020 ore 17:00

Bancarellai, "Persi cinquanta posti di lavoro"

Le bancarelle di Piazza Manin

Il grido di allarme dei bancarellai di piazza Manin, che chiedono soluzioni condivise per cercare una sistemazione definitiva



PISA — "La questione della collocazione della bancarelle del mercato storico del duomo dovrà essere soprattutto valutata in chiave di posti di lavoro. Sino ad oggi, sono andati perduti ben cinquanta posti di lavoro nelle bancarelle storiche fra dipendenti e collaboratori familiari. Da 7 anni i nostri esercizi commerciali vengono tenuti e condotti in perdita, svolgendo altri lavori precari per potere sopravvivere in attesa della tanto attesa fine della collocazione "provvisoria" come fu definita all'epoca."

A dirlo è il comitato dei bancarellai di piazza Manin ( ex piazza dei Miracoli ) che, da tempo, cercano una collocazione definitiva e, sulla cui sorte, spesso si è acceso anche il dibattito politico.

"Noi prima che commercianti siamo cittadini che collaborano con le istituzioni, possiamo quindi solo apprezzare la disponibilità del sindaco ad un confronto costruttivo con noi esercenti e con le nostre associazioni di categoria nell’elaborazione di un piano così articolato e complesso quale è quello del commercio di una città come Pisa", spiegano ancora.

"Noi pensiamo che ogni riflessione sulla concreta collocazione delle nostre bancarelle sia ad oggi prematura, in quanto esse dovranno essere collocate necessariamente lungo l’asse del commercio che ad oggi non risulta definito"

"Prima della collocazione in piazza Manin noi vendevamo articoli d’artigianato, soprattutto toscano, ed eravamo famosi nel mondo proprio per la qualità della merce che vendevamo (torri di Pisa scolpite a mano, pelletteria di pregio, ceramiche, etc.). La ricollocazione in strutture soddisfacenti nel proteggere il materiale acquistato a magazzino dai furti avrà come conseguenza immediata quella di consentirci di tornare ad un’elevata qualità della merce posta in vendita che possa essere concretamente rappresentativa delle made in Tuscany and Italy."

"Soprattutto in questo periodo di emergenza Covid 19, bisognerebbe che la burocrazia facesse un passo indietro e che si arrivasse in tempi brevissimi alla definizione del ricollocamento in posti concretamente utili a vendere e a creare così un lavoro dignitoso che ci permetta di sostenere le famiglie di chi fa questo mestiere", è l'appello finale dei bancarellai.


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