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Attualità mercoledì 04 marzo 2015 ore 09:55

I primi 29 volontari del servizio civile regionale

I ragazzi, selezionati tra oltre cinquecento candidature, sono impegnati in cinque progetti d'Ateneo pisano. Tra ricerca e formazione



PISA — L'Università ha accolto negli scorsi giorni i primi 29 volontari impegnati nel Servizio civile regionale, che sono stati selezionati tra le oltre 500 candidature presentate a ottobre dello scorso anno.

Dopo una prima fase di formazione sia generale che specifica per il ruolo che andranno a ricoprire, i giovani saranno inseriti in cinque progetti d'Ateneo, che riguardano il Sistema museale di Ateneo (Sma), il Sistema bibliotecario di Ateneo (Sba), il Centro linguistico di Ateneo, l'Unità di servizi per l'integrazione degli studenti con disabilità (Usid) e il Centro di ricerche agro-ambientali "Enrico Avanzi"

Operando per un anno all'interno delle strutture universitarie, i volontari avranno così modo di vivere un'esperienza altamente formativa e di impegno civile, ricevendo un assegno mensile di 434 euro.

I 29 volontari, 22 dei quali sono donne, hanno un'età media di 27 anni. 18 hanno conseguito una laurea magistrale e 3 una laurea triennale, 4 sono laureandi e 4 possiedono un diploma di scuola secondaria. Risiedono tutti in Toscana, ma 13 di loro provengono da fuori regione, in particolare dalla Calabria e dalla Sicilia, e una dalla Polonia.

La gestione e il coordinamento dei progetti sono curati, per conto dell'Università di Pisa, dal Centro interdisciplinare di Scienze per la pace (Cisp), che da anni si è affermato come polo di riferimento per quanto riguarda le attività di documentazione e studio dei processi di pace, anche in relazione al servizio civile nazionale e regionale. 

Responsabile è il dottor Flavio Croce, esperto in mediazione di conflitti e conciliazione sociale.

"L’Università di Pisa - spiega - accreditandosi come ente di Servizio civile regionale, si è assunta una grande responsabilità sul piano formativo, poiché tramite i cinque progetti avviati contribuirà alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani coinvolti, promuovendo una cultura di cittadinanza attiva, tramite lo svolgimento di attività di solidarietà sociale. Grazie all’esperienza maturata nei suoi anni di vita, il Cisp ha curato la fase di progettazione del Servizio civile regionale e ora, con l’avvio dei progetti, coordinerà le diverse attività di gestione del servizio, la formazione generale dei volontari e i rapporti con la Regione Toscana, in stretta collaborazione con le strutture che ospitano i volontari".

"Con il Servizio civile regionale - sottolinea il direttore del Cisp, il professor Pierluigi Consorti - l'Università di Pisa approfondisce il suo impegno nel territorio, collegando l'attività di ricerca e formazione con l'impegno sociale in aree di potenziale sviluppo economico e sociale. È dunque un modo molto concreto di costruire la pace".


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