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Cronaca sabato 07 settembre 2019 ore 17:00

Superbatterio, 17 morti sospette in Toscana

La Regione spiega che i pazienti infettati dal novembre 2018 a fine luglio 2019 sono 64. La mortalità osservata finora nei casi infetti è di 17 su 44



FIRENZE — Sono 17 i casi di morti sospette negli ospedali toscani, forse riconducibili al superbatterio New Delhi. "I pazienti che dal novembre 2018 al monitoraggio di fine luglio sono stati infettati dal superbatterio New Delhi - scrive la Regione in una nota -  sono stati 64. La mortalità osservata finora nei casi infetti è di 17 su 44, pari quasi al 40%". 

"La cautela nel comunicare il numero dei decessi - fanno sapere dagli uffici dell'assessorato alla Salute- è dovuta alle condizioni generali di questi pazienti: non è detto che la causa della morte sia stata necessariamente il batterio New Delhi, le cause possono essere altre, oppure il batterio può essere una concausa. Il dato netto di causa-effetto sarà disponibile solo dopo una attenta analisi e valutazione".

"Il dato netto di causa-effetto sarà disponibile solo dopo una attenta analisi e valutazione" si spiega dalla Regione e al momento "si tratta di un dato in corso di aggiornamento, in quanto i dati di mortalità arrivano dopo la notifica delle infezioni". 

Un dato più aggiornato riguarda l'ospedale Cisanello a Pisa, dove maggior è il numero di casi di infezione: su 31 si registravano 10 di mortalità, pari al 32%".

Dalla settimana prossima, la Regione darà costante comunicazione dei dati attraverso un monitoraggio continuo dei numero di portatori del batterio, degli infetti e dei decessi, presidio per presidio, in tempo reale, allo scopo anche di contribuire ad una corretta informazione tesa in particolare a rassicurare e ad adottare le misure di prevenzione, ovvero ridurre l'utilizzo non corretto di antibiotici.

"In questi mesi - si legge ancora nella nota - la Regione Toscana è stata in costante contatto con il Ministero della salute e l'Istituto superiore di sanità, e il tema è stato oggetto di confronto all'interno del Tavolo regionale relativo al Piano Nazionale di Contrasto dell'Antimicrobico-Resistenza (PNCAR), a partire da marzo 2019. E' stata poi costituita una Unità di crisi regionale, tuttora attiva, della quale fanno parte professionisti esperti in materia di infezioni correlate all'assistenza nelle diverse discipline coinvolte".

Prodotto di questo costante lavoro è stato il decreto regionale del 26 luglio, con il quale sono state formalizzate le indicazioni operative già fornite a tutte le strutture sanitarie toscane. Con il decreto si fissano le modalità per effettuare lo screening in ingresso al momento del ricovero e per individuare le tipologie di strutture-degenze da tenere sotto controllo.


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