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Attualità lunedì 13 aprile 2015 ore 15:23

Sicurezza, un patto per garantirla

Filippeschi: "Individuiamo aree critiche, come la stazione, per concentrare gli interventi, con obiettivi precisi e concreti"



PISA — “La sicurezza urbana è un diritto fondamentale dei cittadini. La collaborazione fra le istituzioni è fondamentale per garantirla. Le città con funzioni metropolitane sono la frontiera più sensibile di cambiamenti accelerati. Hanno bisogno di politiche mirate, di non essere lasciate sole. Dunque puntiamo da un impegno specifico del Governo e vogliamo impegnarci per le nostre responsabilità".

Così il sindaco Marco Filippeschi che oggi ha sottoscritto il Patto per la sicurezza urbana, anche in qualità di presidente della Provincia, insieme al Sottosegretario all’Interno Domenico Manzione e all’assessore regionale della Regione Toscana Vittorio Bugli.

"Il patto -prosegue- riconosce che Pisa è una città speciale, che ha esigenze assimilabili a quelle di città assai più grandi. Infatti in Toscana il confronto si può fare solo con Firenze. Questo è un punto di partenza decisivo. Si deve operare di conseguenza”.


“Abbiamo conquistato obiettivi importanti – sottolinea Filippeschi – penso al grande investimento in videosorveglianza e alla condivisione dei monitoraggi sui reati. O al progetto Mille occhi sulla città. Abbiamo potenziato l’azione della polizia municipale sul territorio, con l’istituzione dei distaccamenti. Nel nuovo Patto individuiamo aree critiche per concentrare gli interventi, precisando le criticità. Con obiettivi precisi e concreti, come per la Stazione. Non accettiamo nessun fenomeno come ineluttabile. Combattiamo i reati che destano maggiore allarme, con risultati importanti, ma anche comportamenti irregolari: dagli accampamenti abusivi, al fenomeno dei «parcheggiatori», dall’abusivismo commerciale all’eccesso di rumore notturno. Per contenere gli effetti della movida, che segnano le città universitarie e turistiche, serve una legislazione nuova”.
“Vorremmo che il presidio di Pisa fosse parametrato a quello di città più grandi, che hanno gli stessi problemi, meno concentrati – aggiunge Filippeschi –perciò chiediamo un potenziamento degli organici delle forze di polizia e ogni possibile razionalizzazione, per un più intenso controllo del territorio, per fare prevenzione. Nel «Patto» abbiamo aperto alla collaborazione con i CTP e con i comitati di cittadini di quartiere e le associazioni, anche con l’uso della rete per segnalazioni e interventi più rapidi. Una città più partecipata è anche una città più sicura”.


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