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Attualità sabato 09 gennaio 2016 ore 14:37

Striscia la Notizia dai Rom, il Parco si infuria

Nuovo servizio del tg satirico fa vedere il campo Rom di Torre del Lago. Ecco la replica del Parco di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli



PISA — Il servizio di Striscia La Notizia andato in onda venerdì 8 gennaio è l’esempio lampante di come un programma televisivo possa contribuire alla disinformazione e all’ignoranza: in primo luogo è del tutto scorretto utilizzare per i quasi cinque minuti di durata del servizio la dicitura in sovraimpressione “Parco naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli” come se fosse una località geografica ben definita – quando invece l’area protetta include territorio di ben cinque comuni – omettendo quindi il vero “dove” e danneggiando di conseguenza l’immagine di tutto il parco regionale. In secondo luogo mettere alla berlina l’Ente Parco su questioni sulle quali non ha alcuna competenza in termini gestionali e che sono da anni all’ordine del giorno di altre istituzioni territoriali – ma che per la loro complessità non sono evidentemente di facile risoluzione – significa voler fare spettacolo a tutti costi senza dare un contributo serio o costruttivo al dibattito, ed è al contempo un gesto di malafede, vista anche l’assenza di contraddittorio e l’impossibilità di dare spiegazioni in merito agli ascoltatori.

«Il nuovo servizio di Striscia La Notizia sul campo rom di Torre del Lago ripropone una visione gravemente distorta del Parco naturale – è il commento del Presidente del Parco Fabrizio Manfredi – che getta alle ortiche i numerosi passi fatti in avanti in questi anni nell’informare i cittadini su quali siano le competenze dell’Ente Parco. Come chiaramente affermato dalla presentatrice, dietro a tutto ciò c’è la volontà di qualche anonimo cittadino che, tirando genericamente in ballo il “Parco naturale” su questioni che non sono di sua pertinenza, testimonia solo la volontà di accanirsi sull’Ente gettando discredito su di esso: si tratta però di comportamenti meschini, che hanno il solo risultato di fare disinformazione e di contribuire all’ignoranza collettiva.
Non è certo l’unico caso di campo rom nel Parco o in una qualsiasi altra area protetta – precisa Manfredi – ma non spetta per questo all’Ente il dovere di imporre il rispetto delle norme in tema di sicurezza, salute pubblica o inquinamento ambientale, sui quali sono invece competenti altre amministrazioni: non a caso a Pisa, sempre all’interno del Parco, non è stato coinvolto l’Ente bensì sono intervenute più istituzioni, in modo strettamente coordinato tra loro, per smantellare l’ex campo rom della Bigattiera, dove negli anni si era consolidata una situazione, non più tollerabile, di grave degrado ambientale, sanitario e in termini di ordine pubblico.
Ho già avuto modo più volte di spiegare che, come avviene per qualsiasi ente pubblico, esiste un preciso quadro normativo di riferimento, e quindi compiti e poteri ben definiti, in base ai quali l’Ente Parco agisce – prosegue il Presidente Manfredi – e si tratta, ovviamente, di compiti e poteri limitati. Chi pensa (o vuole che il pubblico pensi) che l’Ente Parco sia “lo Stato” e che possa intervenire nelle questioni di ordine pubblico o in altri ambiti che non sono di sua specifica competenza, tra cui i compiti tipici delle amministrazioni comunali, incluse le attività di rimozione di discariche abusive e rifiuti, finisce per dare un’idea del tutto distorta di cosa sia, nel suo complesso, il Parco regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli

Il Parco è un’area protetta che conta complessivamente 24.000 ettari, fatti in gran parte di eccellenze ambientali e naturalistiche riconosciute da diversi organismi internazionali, all’interno dei quali sin da prima della sua istituzione sono esistite, e vi sono tuttora, sia aree fortemente antropizzate (centri abitati, etc.) sia situazioni di degrado quasi sempre irrisolte che, come dimostrato per il campo rom della Bigattiera, potrebbero essere progressivamente eliminate solo grazie al concorso di tutte le istituzioni che sono competenti per legge: «Nell’area protetta esistono certamente problemi di ordine pubblico – conclude Manfredi – per i quali l’Ente Parco, ancorché impossibilitato a intervenire, è spesso impegnato ad invitare le Forze dell’ordine e le Prefetture ad una maggiore vigilanza, e sono presenti discariche abusive e situazioni di spargimento di rifiuti, che l’Ente provvede periodicamente a segnalare ai soggetti preposti, in primo luogo le amministrazioni comunali e le loro società da loro delegate alla raccolta e allo smaltimento.»


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