L'arte di Stefano Cecchi alla Cittadella

I quadri del pittore pisano in esposizione al Fortilizio. La mostra "Fiocchi di forfora" resterà allestita fino al 26 Maggio

PISA — Venerdì 3 maggio, al Fortilizio della Cittadella, ha aperto i battenti la mostra “Fiocchi di forfora” di Stefano Cecchi, a cura di Nicola Micieli.

L’esposizione sarà visitabile gratuitamente fino al 26 maggio dal martedì al venerdì dalle 16 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Negli orari di apertura della mostra sarà possibile visitare la Torre Guelfa con accesso dal Fortilizio.

Scrive di lui Nicola Micieli che ne ha curato la mostra: "Un’arte dismisurata, questa di Cecchi, perché scarsamente incline al politically correct, se questa categoria del comportamento ha un senso nel campo della pittura, arte per eccellenza ingannatrice e vocata alla trasgressione dei codici correnti. Anche quando seduce con l’immagine conforme al vero. Certo Cecchi niente concede alle buone maniere del rappresentare accettabilmente un materiale visivo e narrativo eterogeneo e 'contaminato', al limite scabroso, come è il suo. Sempre in qualche modo scorretta, sovresposta, eccessiva, la pittura di Cecchi è decisamente 'carica', ma non caricaturale, peraltro equidistante dalla deformazione espressionista e dalla caricatura vera e propria. Dismisurata anche in termini propriamente fisici, rispetto alla frequenza e alle dimensioni delle tele non seriali proposte dai pittori del nostro tempo. Ché Cecchi dipinge su tela, e in versione ridotta e tendenzialmente grafica su carta. Si mantiene entro il recinto della tela, magari cinque o sei o più metri per tre, lui che potrebbe disinvoltamente invadere e figurare, usando il pennello anziché le agili bombolette spray, pareti su pareti".

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