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Lavoro mercoledì 08 gennaio 2020 ore 17:31

I precari della ricerca scendono in piazza

Una recente protesta dei ricercatori precari

Domattina in Piazza Dante si svolgerà l'assemblea pubblica dei precari della ricerca e delle università pisane, appello a tutti



PISA — Domani, giovedi' 9 gennaio, a partire dalle ore 11, in Piazza Dante si svolgerà l'assemblea pubblica dei precari della ricerca e delle università pisane, in relazione all'appello pubblico lanciato dal gruppo di Ricercatori Determinati e sostenuto dalle organizzazioni studentesche, dall'Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in Italia e dalla FLC Cgil.

Ecco il testo dell'appello dei ricercatori a tempo determinato:

"Come sapete, il 25 dicembre scorso il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Lorenzo Fioramonti si è dimesso, a fronte dell’ennesimo NO a un rifinanziamento adeguato del comparto scolastico e universitario in Legge di Bilancio. Il gesto eclatante del Ministro ha riportato l’attenzione nazionale sul problema, troppo a lungo ignorato, delle condizioni drammatiche in cui il sistema universitario e scolastico pubblico versa da troppi anni.

L’insufficienza cronica dei finanziamenti pubblici, frutto di scelte politiche deleterie ripetute negli anni, ha avuto conseguenze devastanti su tutti i livelli della formazione superiore e della ricerca in Italia. La consistente riduzione delle borse dottorali, la posizione lavorativa parasubordinata, l’assenza di un sistema di reclutamento ordinario per i gradi inferiori della carriera, un sistema di valutazione che privilegia la quantità sulla qualità dei risultati scientifici mortificano quotidianamente la nostra dignità professionale e umana. Le carriere discontinue a cui siamo costretti ci impediscono di progettare un orizzonte esistenziale stabile per dare senso ai nostri sforzi. L’incubo della ‘produzione’ scientifica genera angosce profonde e rende insopportabili i nostri ritmi di lavoro. Sappiamo bene quale prezzo tutti noi stiamo pagando, non soltanto in termini di svantaggio economico e sociale, ma anche di benessere psichico.

Da troppi anni i precari della ricerca, la categoria più colpita dalle ingiustizie strutturali del sistema universitario italiano, subiscono in silenzio scelte sbagliate. I recenti avvenimenti politici ci offrono l’opportunità di esprimere i nostri bisogni, di condividere la nostra insoddisfazione e di riconoscerci parte di una comunità unita. È ora che ci impegniamo a rivendicare in prima persona diritti troppo a lungo negati e a sensibilizzare la società italiana rispetto ai nostri temi.

Non possiamo lasciarci sfuggire l’occasione storica di ripensare in forma attiva la nostra condizione: è ora di avanzare proposte politiche concrete. Per questo Ricercatori Determinati Pisa, assieme ad ADI, Link e FLC, che raccolgono l’adesione di molti di noi, ha lanciato per il 9 gennaio 2020 la mobilitazione nazionale dei precari della ricerca Per un inverno caldo.

Se condividete la necessità del rifinanziamento strutturale di Università e ricerca, della riforma del sistema di valutazione e reclutamento del personale di ricerca (compresa la soppressione dell’ANVUR), del superamento della forma contrattuale parasubordinata in favore di forme lavorative e previdenziali dignitose... allora siete chiamati a dare il vostro fondamentale contributo!

A Pisa un’assemblea pubblica si svolgerà venerdì 9 gennaio alle ore 11 in Piazza Dante. Nel frattempo, scaldiamoci e facciamoci sentire con un tweetstorm collettivo a partire dal 7 gennaio, condividendo tutti insieme l’hashtag #aqualcunopiacecaldo.

Questo sarà solo l’inizio dell’inverno caldo della ricerca italiana. Pensiamo e costruiamo insieme l’alternativa con tutti i mezzi necessari: divisi siamo niente, uniti siamo tutto!"


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