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Politica venerdì 07 agosto 2020 ore 08:37

Ciclopista del Trammino, polemiche con esposto

La Ciclopista del Trammino in prossimità di via Ivizza

Il Pd attacca l'amministrazione comunale rivendicando la paternità del progetto e sollevando dubbi su una modifica al tracciato in via Ivizza



PISA — A poche ore dall'inaugurazione - prevista per la mattina di domani, sabato 8 agosto - si addensano nuvole grige sulla Ciclopista del Trammino. A "scatenare" la tempesta, politica e anche giudiziaria, è il Partito democratico, che rivendica la paternità del progetto e solleva dubbi sulle modifiche al tracciato della ciclovia in prossimità di via Ivizza, a Marina di Pisa.

"Io non starei troppo a guardare se la grafica è bella o meno - così il consigliere Pd Matteo Trapani, sorvolando su un'altra polemica, quella sulla grafica pubblicitaria che richiama alla memoria una propaganda che fu - ma guarderei sopratutto altre cose della bella ciclopista frutto del progetto e del finanziamento nella scorsa consiliatura e approvata nella primavera 2018 (ultime sedute prima del voto)".

Sette i punti su cui Trapani intende focalizzare l'attenzione riguardo alla Ciclopista del Trammino:

"1. Perché dal progetto e finanziamento della primavera 2018 sono passati 2 anni e mezzo per farla? (1 anno di ritardo)
2. Perché in questi 2 anni e mezzo non si è predisposta l'illuminazione e un progetto serio di zone ombra?
3. Perché non si è pensato da subito al modo con la quale possa essere resa utilizzabile e utile la pista anche con una integrazione sostenibile con il parco e con un allaccio della stessa al lungomare?
4. Perché tutti questi finanziamenti europei e regionali sono rimasti senza un seguito in questa amministrazione con 0 progetti finanziati?
5. Perché allora c'era chi fa parte di questa maggioranza e non ha votato l'opera o addirittura ha scritto in un comunicato il giorno dopo in un comunicato "ma possiamo costringere tutti ad andare in bici al mare?"
6. Perché Salvini dovrebbe essere presente all'inaugurazione quando è contrario ai fondi europei e si candida contro chi quei fondi in regione li ha portati sul territorio? Quale ruolo ha oggi?
7. Perché ad un certo punto la pista si interrompe, fa una curva ampia ed esce dalla pista del trammino, si inserisce in un parcheggio, poi in un parco pubblico e dopo ritorna nel tracciato del progetto, scostando un immobile?"

"Queste alcune domande che poniamo al Comune e agli organi competenti per il controllo", riferendo di un esposto presentato in Procura riguardo all'iter seguito per le modifiche al tracciato, eseguite in corso d'opera in corrispondenza di via Ivizza, a Marina di Pisa.

"Oggi Lega e Fratelli d’Italia piazzano addirittura i loro gazebo all’inaugurazione - conclude Trapani -, trasformando un’importante opera comunale in un banale recruitment partitico. L’atteggiamento di allora fu assurdo, anche con numerose dichiarazioni che criticavano numerosi punti del progetto, mentre quello attuale fa preoccupare sullo stato di coerenza dell’attività politica della maggioranza. Hanno oppure no un chiaro indirizzo politico? Noi riteniamo che il loro unico scopo sia farsi belli con l’impegno di altri e cercarsi dei nemici sui quali scagliare il loro nuovo “potere” di non ascolto dell’opposizione".

Sulla stessa linea anche i consiglieri regionali del Pd pisano, Antonio Mazzeo, Alessandra Nardini e Andrea Pieroni, che rincarano la dose.

"In questi due anni e mezzo al governo di Pisa - così Mazzeo, lamentando l'iniziale mancato invito della Regione all'inaugurazione della Ciclopista - , devo dire che i leghisti hanno dimostrato una certa coerenza: tutto quello che non sono riusciti a fare (parecchie cose!) era "colpa di quelli di prima" ma quando hanno dovuto tagliare qualche nastro (su cose progettate e finanziate, guarda caso, da "quelli di prima"), il merito avrebbero voluto prenderselo loro".

"Ecco un altro show tutto fumo e niente arrosto della Giunta Conti - scrive Nardini -, che continua nell'appropriazione indebita di meriti altrui: la pista ciclabile tra Pisa e Marina di Pisa che inaugurerà sabato, infatti, è stata concepita, finanziata e messa a gara dall'Amministrazione precedente. Si tratta di un'importante infrastruttura di mobilità ciclistica, che si inserisce nel più ampio disegno della ciclopista tirrenica e che nasce da 20 anni di governo della città in direzione ecologica e smart. È una filosofia con cui la Giunta Conti, tagli dei nastri a parte, è in totale contraddizione: permettono i parcheggi sulle ciclabili, si lasciano scappare finanziamenti di bandi per la costruzione di piste ciclabili, attaccano frontalmente il Parco di San Rossore definendolo un ostacolo allo sviluppo per strizzare gli occhi a chi vorrebbe che fossero aperte le porte della speculazione. Ora bisogna realizzare il ponte che collega la ciclabile con il Parco, collegando San Piero A Grado con San Rossore, un'opera per cui ci sono già la progettazione e i piloni di sostegno da riutilizzare e per la cui realizzazione ci mobiliteremo. È uno dei nostri impegni per la Regione: garantire risorse sicure e completamento di questo tipo di collegamenti, sostenendo con coerenza un modello di città e di mobilità in cui, anche come Regione, abbiamo sempre creduto e investito".

"Cogliamo questa occasione per fare chiarezza - queste le parole di Pieroni -: quella che si terrà sabato prossimo a Marina di Pisa sarà di fatto un'inaugurazione a metà, in quanto l'opera non è ancora ultimata. Una bella infrastruttura che sarà molto apprezzata dai pisani e non solo e che, come molte altre, è voluta e pensata dalle precedenti amministrazioni di centrosinistra. L'attuale amministrazione leghista, tra l'altro, va in controtendenza rispetto al significato di questa opera che parla di mobilità dolce, sostenibile, priva di emissioni nocive. Un tracciato che può diventare elemento di attrazione turistica e su questo lavoreremo in Regione per potenziare e valorizzare queste vie ciclabili. Questo percorso è incluso nella ciclopista che dal monte Falterona scorre lungo la valle dell'Arno fino a Marina di Pisa e quella del Tirreno, che va da Ventimiglia a Roma. La prospettiva dell'immediato futuro è investire sul turismo verde, attento all'ambiente. C'è una sensibilità in crescita su questi temi e per questo la Regione Toscana vi ha investito sostanziosamente, come per il ponte, in progettazione, che collegherà Riglione a Cisanello. I rilevanti contributi regionali investiti fino ad oggi sono un buon punto di partenza nella prossima legislatura in Consiglio regionale, su cui lavorare per completare il tratto ciclabile pisano fino a Livorno".


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