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Politica lunedì 28 settembre 2015 ore 11:31

Lo sgombero della Bigattiera passa per l'Ue

Auletta e Fratoianni : "Non sono state presentate soluzioni alternative, oltre 100 persone finiranno per strada" Fontani: "Provvedimento legittimo"



PISA — "L'ordinanza di sgombero del campo rom della Bigattiera non è altro che una montatura dell'amministrazione comunale". Duro il commento del capogruppo in Consiglio comunale per Una città in comune - Prc Ciccio Auletta sull'ordinanza sindacale che porterà nei prossimi giorni allo svuotamento e smantellamento del campo. Nota negativa anche da parte del deputato e coordinatore nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà Nicola Fratoianni, che bolla come "leghista" l'operato del sindaco Filippeschi. Confcommercio, invece, appoggia l'amministrazione.

"Non lasceremo queste famiglie da sole - commenta Auletta-. I nostri parlamentari europei hanno presentato un'interrogazione e la questione passerà al vaglio della Commissione. Secondo noi questo sgombero non è legale e quindi ci batteremo a tutti i livelli amministrativi per impedirlo".

Secondo l'esponente d'opposizione l'amministrazione aveva in mente questo sgombero da tempo: "Prima hanno tolto a queste persone l'acqua, la luce e il servizio scuolabus, poi hanno ignorato una mozione passata quasi all'unanimità del Consiglio. Ed ecco che a distanza di anni arriva un'ordinanza di sgombero motivata con ragioni di pericolosità sanitarie che è la stessa amministrazione ad aver creato. Ecco trovato l'escamotage".

Secondo il consigliere, quindi, l'ordinanza dovrebbe rimediare a una situazione di illegalità creata dalla stessa amministrazione. Per Auletta, la cosa più grave è che "non sono state presentate soluzioni alternative, quindi queste persone finiranno per strada insieme ai 50 bambini che attualmente abitano nel campo. Bambini che - sottolinea- sono nati in Italia e frequentano le nostre scuole".

Altra nota di disappunto: "L'amministrazione non ha mai presentato in Regione  un progetto di superamento del campo, passando direttamente allo sgombero senza aver valutato vie alternative alla risoluzione del problema. Questo -commenta Auletta- è un uso strumentale delle persone contro il quale chiediamo la revoca dell'ordinanza e il ripristino dei servizi di acqua, luce e scuolabus".

Sulla questione interviene anche il deputato Nicola Fratoianni, che chiede l'intervento del governo: "Il sindaco cerca colpi ad effetto sulla pelle dei bambini per recuperare consenso"

Sullo sgombero della Bigattiera, Fratoianni ha presentato un'interrogazione al Ministro dell'Interno. "Nell'agosto del 2013, il Consiglio comunale aveva approvato una mozione che impegnava il Comune al ripristino di acqua, luce e scuolabus al campo della Bigattiera e l’avvio di un tavolo di concertazione per il superamento del campo, di modo da individuare alternative dignitose. In questi due anni l'amministrazione non ha fatto nulla a riguardo. L'unico atto è un'ordinanza di sgombero di due giorni fa. Un atto violento, dal momento che si imputano agli occupanti del campo, mancanze che in realtà dipendono dall'inattività dell'amministrazione; violento perché la metà degli abitanti del campo sono bambini, cui non viene prospettata alcuna soluzione alternativa. Creare e alimentare le emergenze, quindi, per non risolverle mai se non con la forza. Filippeschi si scopre leghista."

Di diverso avviso Fabrizio Fontani, presidente di ConfLitorale Confcommercio Pisa che, che invece approva il provvedimento di sgombero del campo rom della Bigattiera: “Riteniamo coerente e legittimo il provvedimento relativo all’ordinanza di sgombero del campo rom della Bigattiera, campo rom mai autorizzato e nonostante ciò mantenuto da circa 20 anni. Un provvedimento che rientrava tra i punti del programma di mandato per cui si era impegnata l'amministrazione comunale. Riteniamo che la regione Toscana, la provincia di Pisa e il comune di Pisa, abbiano ampiamente dimostrato la volontà e la capacità di dare accoglienza, ma ciò non può e non deve essere sinonimo di tolleranza verso l’illegalità. E' una questione di civiltà e di rispetto per tutte quelle famiglie, donne, bambini, uomini, disoccupati, casalinghe, anziani, pensionati, lavoratori, commercianti, imprenditori, professionisti e cittadini tutti, italiani e stranieri che rispettano le leggi e pagano le tasse anche a costi di enormi sacrifici e pesanti privazioni personali e familiari; e quando non rispettano gli obblighi previsti sono chiamati a risponderne rigorosamente a termine di legge. E' una ingiustizia sociale fornire alloggi, di luce, acqua, gas, servizi di assistenza sociale, scolastica e medica gratuitamente solo ad alcuni, mentre il resto della popolazione deve cavarsela per conto proprio”.

La conclusione di Fontani è che “solidarietà e assistenza fanno parte del patrimonio genetico di Pisa e del suo territorio, come è stato ampiamente dimostrato. Solidarietà che non va mai confusa con l’illegalità e la mancanza di rispetto delle leggi e delle regole che non possono più essere accettati”.


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