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Politica lunedì 31 marzo 2014 ore 13:30

In Toscana, 112 scuole senza dirigenti dopo l'annullamento del Tar

Secondo il Pd il danno sarebbe gravissimo: "Trovare una via legislativa che scongiuri i problemi che rischiano di verificarsi nelle nostre scuole"



PISA — "L’assenza o la precarietà del dirigente scolastico rappresenterebbe un danno di assoluta gravità, sia per l’istituzione scolastica che per la collettività".
Ne sono convinti Francesco Nocchi, segretario provinciale Pd e Stefano Fabbri, responsabile scuola provinciale Pd che aggiungono: "Si verrebbero a creare un gran numero di reggenze con dirigenti a mezzo servizio tra scuola di titolarità e quella in reggenza, con gravi conseguenze, non solo sul processo di rinnovamento e qualificazione delle scuole, ma anche sul rispetto dei patti stabiliti con gli studenti e le loro famiglie, i docenti e il personale, gli enti locali e il territorio di riferimento".
A seguito di un ricorso presentato da alcuni candidati, il Tar della Toscana, in data 19 aprile 2013, ha annullato, a livello regionale, il risultato del concorso per dirigenti scolastici per vizi di forma che non dipendono dalla responsabilità dei vincitori del concorso né gettano dubbi sull'accertamento delle loro competenze.
"Di conseguenza - spiegano - in Toscana c'è il rischio che 112 scuole vengano private di fatto dei dirigenti, i quali, immessi in ruolo in quanto vincitori del suddetto concorso, da quasi due anni gestiscono più di un quarto delle scuole toscane e della provincia di Pisa, con le responsabilità e il peso di istituzioni scolastiche che in media hanno di più di mille alunni e 100 dipendenti tra docenti e Ata.

In una situazione come quella attuale in cui, in provincia di Pisa, tutte le scuole di base sono state organizzate in Istituti comprensivi, sostanzialmente rimasti gli stessi dal 2003 a oggi al fine di garantire il massimo di stabilità possibile al personale di scuole che sono state così in grado di avviare importanti processi di miglioramento".
Gli esponenti del Pd, poi, plaudo la Provincia. "Bene perciò ha fatto l'amministrazione provinciale di Pisa a rivolgere al ministero dell’Istruzione università e ricerca la raccomandazione di tutelare gli interessi della popolazione scolastica e delle famiglie, del personale delle scuole, nonché degli stessi dirigenti scolastici vincitori del concorso, che si trovano a subire loro malgrado e senza alcuna responsabilità questa situazione, ricercando soluzioni immediate e definitive al problema, nella salvaguardia dei diritti individuali di tutti i soggetti coinvolti, ivi compresi i ricorrenti nell'ipotesi che siano stati illegittimamente esclusi. 

Sulla scia di quanto dichiarato dal Pd toscano riteniamo peraltro che la vicenda debba ricevere attenzione immediata da parte del Governo - grazie anche all’impegno dei parlamentari locali - per trovare una via legislativa che scongiuri i problemi gravissimi che rischiano di verificarsi nelle nostre scuole".


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