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Politica giovedì 22 gennaio 2015 ore 18:11

Fusione tra Sat e Adf, "un salto nel buio"

Noi adesso Pisa interviene sulla questione degli scali toscani. Il voto decisivo è demandato all'assemblea dei soci Sat che si riunirà l'11 febbraio



PISA — Il 10 febbraio l'assemblea dei soci Sat si riunirà per votare sulla fusione tra gli scali aeroportuali toscani. Sulla questione, il gruppo consiliare Noi adesso Pisa interviene con un appello rivolto al sindaco Marco Filippeschi, che sarà presente in qualità di rappresentate del Comune. "Chiediamo al sindaco di votare contro la fusione".

All'assemblea, parteciperanno infatti anche i 4 rappresentanti degli enti locali soci di Sat: oltre al Comune e alla Provincia di Pisa, saranno infatti chiamati a votare anche Fondazione Pisa e Camera di commercio.

Secondo Noi adesso Pisa, i motivi per scongiurare la fusione sarebbero molteplici. "Anzitutto -commenta il capogruppo Diego Petrucci- perché il progetto della nuova pista di Peretola, costituisce un salto nel buio. 150 milioni di euro di finanziamenti pubblici per un'opera dispendiosa oltre che inutile. Un'altra ragione è che se i soci pisani attualmente detengono l'8,7 per cento delle quote azionarie di Sat, nella nuova società scenderebbero al 4,40".

Secondo Petrucci, non dovrebbe poi essere sottovalutato quello che lui definisce "fattore Italia". "Secondo il crono-programma -fa presente- la nuova pista di Peretola dovrebbe essere pronta per il 31 dicembre 2017. Ma il nostro paese è ormai fin troppo famoso per i ritardi nella conclusione dei lavori sulle opere pubbliche. I soldi per la pista, inoltre, sarebbero dovuti arrivare con lo Sblocca Italia, ma di questi fondi ancora non c'è traccia".

Secondo Noi adesso Pisa, poi, i soldi destinati a finanziare la pista fiorentina potrebbero essere investiti per finanziare altre opere pubbliche. "Sono soldi spesi male -tuona Petrucci- che non devono indignare solo i pisani, ma tutti i contribuenti italiani chiamati a mettere mano al loro portafogli per quello che non è altro che l'aeroporto di Renzi".

Noi adesso Pisa presentò, sulla questione, un ordine del giorno datato 11 dicembre, con il quale gli esponenti della lista intendevano impegnare il sindaco perché desse "mandato di voto contrario alla fusione al proprio rappresentante nel Consiglio d'amministrazione di Sat. "Il testo -commenta il consigliere Maurizio Nerini- venne respinto dal Partito democratico e da Forza Italia per mano di Giovanni Garzella, unico esponente della lista presente quel giorno in seduta del Consiglio comunale. Quando il Cda si riunì, la dottoressa Nobile, rappresentante del Comune, si astenne dal voto".

"Per capire quello che può fare la politica quando vuole distruggere qualcosa -conclude Silvia Silvestri- basta pensare come l'amministrazione, non più di tre o quattro anni fa, si prodigasse per promuovere il Galilei, innalzandolo ad eccellenza cittadina. Adesso è arrivata a svenderlo".

Una vicenda, quella degli aeroporti iniziata con la vendita delle azioni di Sat da parte della Regione, che secondo Noi adesso Pisa si configura come una "strategia partorita all'interno del Pd".

"Rossi ha svaligiato Pisa -rincara il coordinatore provinciale di lista Leonardo Sbrana-. Il mio appello si rivolge ai pisani affinché utilizzino l'arma democratica delle elezioni che si terranno a maggio per togliere il potere politico al presidente della Regione".


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