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Cronaca mercoledì 19 marzo 2014 ore 19:53

Climatizzazione, viabilità e trasporto penalizzano il San Matteo

Le opere rientrate non bastano ad attrarre turisti. Tra le idee proposte c'è il biglietto unico per tutti musei



PISA — Circa 2 milioni di euro solo per la climatizzazione. Ma il museo di San Matteo e la sua piazza hanno bisogno anche di una maggiore visibilità e dell’appoggio dell’amministrazione comunale.
Almeno secondo il direttore del Museo nazionale di san Matteo Dario Matteoni, che ha guidato, oggi, il sopralluogo della terza Commissione consiliare permanente avvenuta a seguito dell’interpellanza del consigliere comunale Giovanni Garzella, che aveva raccolto una serie di problemi segnalati dai visitatori del museo.
In progetto, ha detto il direttore, ci sono anche l’apertura di nuove sale d’esposizione per la numismatica e per le opere del '600 pisano, l’allestimento di mostre temporanee e, in futuro, la creazione di un punto di ristoro interno.
"I lungarni - spiega Matteoni illustrando le carenze - non sono sempre agevoli e manca un sistema di trasporto pubblico che incentivi la visita dei luoghi culturali presenti in città". 
Nonostante questo, per l'assessore alla Cultura Dario Danti, “la situazione migliorerebbe grazie a facilitazioni come biglietti unici per la visita dei musei e formule convenienti che includano anche il trasporto pubblico. Una soluzione che non gioverebbe solo al San Matteo, ma a tutti i musei dei lungarni, coinvolgendoli in un percorso culturale unico”. 

Tra le segnalazioni riportate dai visitatori, la mancanza di un sistema di condizionamento. “Per climatizzare l’edificio - spiega Matteoni - servirebbero circa 2 milioni di euro e la chiusura temporanea del museo. Tuttavia c’è un sistema di monitoraggio e regolazione dell’umidità volto a evitare che le opere, specie
quelle in legno, possano deteriorarsi”.
Tornati da qualche mese al museo, dopo un periodo di esposizione al Louvre di Parigi, il busto-reliquiario di san Lussurio, opera di Donatello meglio conosciuta come il San Rossore e il san Paolo di Masaccio, opere che erano state segnalate come mancanti da alcuni visitatori.


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