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Attualità sabato 11 ottobre 2014 ore 09:05

Cittadella della Solidarietà, aiuto ai bisognosi

Donati all'Emporio Caritas, 50 pacchi alimentari dall'associazione Palmerino. E nei giorni 11 e 12, raccolta straordinaria alla Coop di Porta a Mare



PISA — L’associazione Palmerino Country Sound ha deciso di donare una parte dei proventi della Sagra del Pesce alla Cittadella della Solidarietà, l’emporio Caritas che raccoglie le donazioni di supermercati e privati e le ridistribuisce cercando di dare a seconda del bisogno.

In particolare l’associazione consegna oggi 50 pacchi alimentari con pasta, marmellata, fagioli, pomodori pelati, latte e pan carrè.

“Quando organizziamo i nostri eventi cerchiamo di pensare anche a chi sta peggio – dice il presidente dell’Associazione Massimo Giaconi – questa iniziativa è un punto di partenza di un rapporto che vogliamo continuare”.

“La solidarietà è il primo antidoto alla crisi – commenta Don Morelli, presidente di Caritas Pisa – purtroppo cresce il bisogno, ma cresce anche la catena degli aiuti”.

E tutti possono contribuire: sabato 11 e domenica 12 ottobre raccolta straordinaria alla Coop di Porta a Mare. Chi vuole può donare, in particolar modo servono: olio di oliva e di semi, latte a lunga conservazione, farina e biscotti, tonno e carne in scatola.

Aperto l’anno scorso, all’emporio della solidarietà, vengono distribuiti cibo e vestiti a 215 famiglie bisognose e a 25 enti (come le mense dei poveri).

“Nel 30-35% di queste famiglie i componenti sono disoccupati, il 15% ha redditi annui inferiori ai 2mila euro e il 30% ha redditi annui tra i 2mila e i 4mila euro, nei restanti casi i redditi sono di poco superiori ai 4mila euro annui – informa la Caritas, dell’arcidiocesi di Pisa –. La metà di queste famiglie sono italiane. La composizione: 100 sono piccoli nuclei familiari, 71 sono famiglie medie (2-3 figli) e 44 sono famiglie numerose”.

La Cittadella della Solidarietà funziona così. Le persone accedono su segnalazione dei servizi sociali, dei centri di ascolto parrocchiali e delle associazioni distribuiti sul territorio. Un’apposita commissione valuta i casi e a seconda del reddito e del numero di persone nel nucleo familiare vengono assegnati dei punti che vengono caricati nella carte della Cittadella della Solidarietà. I punti sono spendibili per acquistare i vari prodotti e vengono ricaricati ogni mese fino ad un massimo di sei perché l’obiettivo è puntare all’emancipazione dal bisogno.

“La Cittadella della Solidarietà è una scommessa contro l’egoismo e per la condivisione – conclude Sandra Capuzzi, presidente della Società della Salute – se siamo tutti insieme, le difficoltà si possono superare”.


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