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Attualità sabato 10 ottobre 2015 ore 11:36

Cep contro Lega Nord, capitolo 2

Gli attivisti ci riprovano e tornano per la raccolta firme, ma l'iniziativa sospesa con tanto di intervento della polizia. Le reazioni degli esponenti



PISA — "Qui topi di fogna non ne vogliamo, tornate nelle fogne". Questa mattina gli attivisti di Lega Nord erano nuovamente al Cep per la raccolta firme contro l'arrivo dei profughi nella ex Polveriera, ma ancora una volta i Centri sociali non hanno gradito la loro presenza e hanno fatto sospendere l'iniziativa (era già successo sabato 3 ottobre). Ancora una volta, sono volate parole grosse.

A commentare quello che è successo sono i portavoce Susanna Ceccardi e Claudio Borghi.

“Il clima di tensione a Pisa è ormai alle stelle e la libertà di manifestazione del pensiero non è assolutamente tutelata -sottolinea Ceccardi- Nonostante le forze di polizia fossero presenti ed abbiano fatto il possibile per difendere l’incolumità dei presenti, l’iniziativa si è dovuta sospendere dopo pochi minuti per non mettere a repentaglio l’incolumità dei presenti. Questo non è giusto per nessuno, se non si condivide l’iniziativa nel merito si può decidere di non firmare oppure fare altre raccolte firme, di certo non si può usare la violenza per impedire agli altri di manifestare il proprio pensiero come accade nei regimi totalitari. Continueremo a raccogliere firme, a fare iniziative, a diffondere idee, non solo per affermare nel merito la bontà delle stesse, ma anche per dimostrare alla città, alla Toscana e ai cittadini per bene che non ci fermeremo davanti alle vili minacce di chi non ha niente da proporre ma vuole soltanto distruggere.

"Questo clima di odio e violenza contro i militanti del nostro movimento è intollerabile -commenta Claudio Borghi, portavoce Lega Nord in Regione- InToscana la libertà di pensiero deve essere garantita come in tutte le altre realtà italiane, le istituzioni non possono tollerare che ci siano città in cui si permette sistematicamente a dei facinorosi di impedire iniziative legittime del secondo partito democraticamente eletto. Chiediamo ufficialmente al prefetto, al sindaco, e alla magistratura di intervenire prontamente per ristabilire un clima di pacifico confronto e di tutela verso gli esponenti del nostro partito. Il Sindaco in particolare deve poter consentire ai suoi cittadini che vogliano firmare le nostre petizioni di poterlo fare in tranquillità, senza essere aggrediti dai soliti esponenti dei centri sociali. Gli ultimi episodi di violenza a Pisa dimostrano che in città c’è un allarme legato alla scarsa democrazia, questo è preoccupante e non più lungamente tollerabile” .

Sulla vicenda interviene anche Manuel Vescovi, capogruppo del partito in Consiglio regionale. “Meno male che siamo in democrazia- afferma amaramente l'esponente politico- anche se quello che è accaduto stamane a Pisa, evidenzia come solo alcuni possano effettivamente usufruire di determinati diritti".

"Non è la prima volta che succede- affermano Cecilia Sbrana e Andrea Crippa, responsabili locali del Movimento giovanile della Lega Nord- ma noi non ci faremo assolutamente intimidire da queste persone che hanno il solo scopo di creare disordini ad arte. Noi- proseguono i due giovani- avevamo le carte in regola, ma le forze dell’ordine, intervenute a nostra difesa, ci hanno poi consigliato di abbandonare la postazione per evitare che la situazione, già abbastanza critica, potesse degenerare. Ad ogni modo- precisano Sbrana e Crippa- stiamo già pensando di organizzare, per i prossimi giorni, un’altra postazione a cui presenzierà anche il Capogruppo Manuel Vescovi”.

“Pisa- conclude lo stesso Vescovi- non può diventare terreno fertile per questa teppaglia e sono convinto che la stragrande maggioranza dei pisani, disapprova e censura quanto accaduto stamattina”.


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