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Attualità giovedì 23 giugno 2016 ore 09:12
Polo Navacchio, Epifori lascia la direzione
Formalizzato l'abbandono di Elisabetta Epifori su input del consiglio di amministrazione, che domani incontra il nuovo sindaco
CASCINA — Sindaco di Cascina, Susanna Ceccardi, che in questa scelta non sarebbe stata coinvolta. La vicenda, raccontata dal quotidiano "Il Tirreno" e confermata dallo stesso Polo di Navacchio, che in giornata sulla vicenda ha emesso un comunicato ufficiale, giunge in un momento delicato, con l'elezione a Cascina di Susanna Ceccardi e con l'attuale cda in carica espressione della vecchia amministrazione e in scadenza di mandato il prossimo anno.
La scelta sul direttore era nell'aria da tempo e rientra in una situazione oggettivamente difficile per il Polo di Navacchio, dove hanno sede 55 aziende e 500 addetti, con la provincia di Pisa, socia al 46 per cento, che da tempo ha deciso di dismettere le quote ritenute non più strategiche.
Da qui un ricorso al Tar da parte dello stesso Polo, ma anche l'obbligo di riacquistare quelle stesse quote per una base di asta minima di 5 milioni di euro. Insomma il Polo sarà costretto a fare economia e il taglio dei costi di gestione può essere una delle spiegazioni che hanno portato alla rinuncia di Epifori.
Il presidente del Polo Andrea di Benedetto ha parlato di nuovo modello organizzativo, "Più leggero" “ Voglio ringraziare Elisabetta per il lavoro che ha svolto fino ad oggi dimostrando le sue competenze professionali nel guidare il Polo e l’Incubatore d'Impresa. Il suo è stato un contributo sostanziale che ha reso il Polo di Navacchio la struttura d’eccellenza che oggi è riconosciuta a livello nazionale e internazionale.”
“ Tuttavia”- continua Di Benedetto- “ alla luce delle incredibili modificazioni in atto sia nel mondo del trasferimento tecnologico, delle startup, dell'open innovation, che in quello istituzionale-legislativo, i soci nel 2015 hanno dato mandato al CdA di ripensare un nuovo modello di sostenibilità più leggero, a partire dall’assetto manageriale, anche dovuto alla necessità di maggiori connessioni con gli altri attori territoriali dell'innovazione.
All’interno di questo percorso, e dopo un’attenta valutazione, è stato deciso di rinunciare al ruolo di direttore operativo nella nostra struttura".
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